Dietro ogni scoperta importante c’è un team che lavora con grande passione e dedizione. In questa intervista, GEM FORLAB ci porta alla scoperta del suo mondo fatto di ricerca avanzata, innovazione e impegno sociale. Dalla salute dell’asse intestino-cervello alle sfide del gender gap, fino alla costruzione di community per un’innovazione più inclusiva: un viaggio tra scienza e umanità, che promette di migliorare il benessere di tutti.
Se doveste spiegare in modo semplice quello che fate, a un bambino per esempio, come lo fareste?
Oggi ti racconto cosa faccio con il mio gruppo in GEM FORLAB. Immagina che sia un laboratorio super speciale dove un gruppo di ricercatori studia come funziona il nostro corpo per poterlo guarire, se necessario! A volte facciamo esperimenti per cercare nuove idee per risolvere problemi legati alla salute. Come degli investigatori, esploriamo e aiutiamo a scoprire cose nuove che aiuteranno a vivere meglio e in modo più sano! Nel laboratorio usiamo strumenti molto avanzati, un po’ come dei supercomputer o delle lenti enormi, per guardare le cose davvero da vicino. È come avere una lente d’ingrandimento magica! Quindi, GEM FORLAB è un posto dove bravissimi ricercatori lavorano ogni giorno per aiutare a sviluppare prodotti nuovi per vivere in un mondo più pulito e sicuro! Non è fantastico?
C’è qualche nuovo progetto in cui vi state dedicando/vi siete dedicati in modo particolare in questo periodo e che sta portando/porterà a risultati interessanti?
GFL dedica parte delle proprie risorse ad attività di ricerca e sviluppo interne. In particolare siamo focalizzati sulle patologie legate all’asse intestino-cervello, che derivano dall’interazione complessa tra sistema nervoso centrale, sistema nervoso enterico e microbiota intestinale. Disbiosi e squilibri nell’ecosistema intestinale sono stati associati a disturbi neurologici e psichiatrici come ansia, depressione e sindrome da fatica cronica. Inoltre, l’asse intestino-cervello gioca un ruolo nella patogenesi di malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson. Anche patologie gastrointestinali come la sindrome dell’intestino irritabile (IBS) sono correlate a disordini dell’umore e all’ipersensibilità al dolore viscerale. La ricerca continua a evidenziare come dieta, stress e stile di vita possano influenzare queste interazioni. Fattore spesso comune nelle patologie dei due sistemi è il danneggiamento delle barriere, intestinale ed emato-encefalica, che, a causa di stimoli infiammatori, smettono di svolgere il loro compito di sbarramento, lasciando passare molecole che, dall’altra parte della barriera, scatenano effetti patologici.
GEM FORLAB collabora con alcuni gruppi accademici di eccellenza per indagare i meccanismi d’azione legati a questi disturbi e identificare marcatori utili per diagnosi più puntuali e personalizzate.
Innovazione e community: due parole importanti in un mondo che corre veloce. Cosa pensate a riguardo?
L’innovazione nel settore della ricerca e delle scienze della vita è strettamente legata alla capacità di costruire e coinvolgere comunità internazionali. La condivisione di dati, competenze e tecnologie è fondamentale per accelerare scoperte scientifiche e trovare soluzioni per pandemie, cambiamenti climatici e malattie rare. Le piattaforme collaborative, come le reti di open science e i laboratori virtuali, favoriscono la democratizzazione del sapere, abbattendo le barriere geografiche e culturali. L’intelligenza artificiale e le biotecnologie avanzate sono strumenti potenti, ma il loro impatto è amplificato dalla cooperazione tra accademia, industria, pazienti e istituzioni. Coinvolgere le community è più di una questione tecnica: significa promuovere un approccio etico e inclusivo alla scienza, capace di tradurre l’innovazione in benefici concreti per la società.
Sul catalogo avete scritto che l’80% delle persone impiegate è donna: qual è il vostro impegno nei confronti del gender gap?
In realtà nel mondo della ricerca e di biologia e biotecnologia in particolare, c’è una prevalenza di personale di genere femminile. È importante che questa presenza resti rilevante anche nelle posizioni lavorative più elevate. Per questo promuoviamo l’uguaglianza di genere in tutte le nostre attività, garantendo pari opportunità di carriera e retribuzione. Il merito è alla base della scelta e della crescita professionale dei nostri collaboratori.
Cosa pensi della crescente diffidenza della gente per la scienza e la ricerca?
Negli ultimi anni abbiamo notato un aumento di scetticismo verso la scienza e la ricerca, alimentato da disinformazione e sfiducia nelle istituzioni. La diffusione di fake news sui social media ha creato una narrazione polarizzata, in cui le evidenze scientifiche sono spesso messe in discussione. Questa situazione è aggravata da una percezione di complessità e distanza tra i cittadini e il mondo scientifico. Alcuni vedono la scienza come una élite distante, incapace di comunicare in modo accessibile e trasparente. Inoltre, scandali isolati e conflitti di interesse percepiti hanno minato la fiducia generale. Per contrastare questa tendenza, pensiamo sia essenziale promuovere l’alfabetizzazione scientifica, migliorare la comunicazione e instaurare un dialogo aperto con il pubblico. Solo così potremo ricreare un legame di fiducia tra ricerca e società, dando priorità a conoscenze condivise e decisioni informate.
GEM FORLAB ci dimostra come la scienza non sia solo ricerca di risposte, ma anche un impegno costante per creare connessioni, superare barriere e ispirare fiducia. Continuare a innovare significa avvicinare le persone alla scienza, rendendola accessibile, inclusiva e al servizio della società. Un esempio concreto di come ricerca e passione possano cambiare il mondo, un passo alla volta.