Aequip: dai banchi di scuola ai software innovativi

L’innovazione è molto più di un semplice progresso tecnologico: è una filosofia, una passione, un obiettivo che Aequip ha abbracciato con grande dedizione. Aequip si distingue nel settore sanitario per la sua capacità di trasformare dati complessi in intuizioni preziose e di integrare avanzate soluzioni tecnologiche nella routine clinica. Con un focus particolare sull’imaging, Aequip sviluppa software innovativi per il riconoscimento automatico di strutture complesse in vari ambiti medici, come anatomia patologica, radiologia e dermatologia, migliorando così i processi e, in ultima analisi, la vita dei pazienti.

Approfondiamo meglio l’argomento intervistando Orazio Pennisi e Massimo Salvi, co-fondatori della start-up.

1. Per Aequip innovazione è …

L’innovazione è una filosofia di progresso continuo che va oltre il miglioramento tecnologico. È la capacità di trasformare la complessità in semplicità, di convertire dati grezzi in intuizioni preziose, e di sfruttare al meglio le tecnologie disponibili per migliorare i processi e le nostre vite.

Per Aequip, innovare significa integrare avanzate soluzioni tecnologiche nella routine clinica del settore sanitario basato sull’imaging. Sviluppiamo software per il riconoscimento automatico di strutture complesse in diversi ambiti: Anatomia Patologica, Radiologia, Ultrasonografia, Microscopia, Dermatologia, e altro ancora.

2. C’è qualche nuovo progetto in cui vi state dedicando/vi siete dedicati in modo particolare in questo periodo e che sta portando/porterà a risultati interessanti?

Attualmente, stiamo lavorando su più fronti. Partecipiamo al progetto DPLabS del bando NODES, il quale si propone di rivoluzionare l’anatomia patologica (AP) attraverso l’implementazione di tecnologie all’avanguardia per anatomopatologi e strutture sanitarie. Stiamo sviluppando soluzioni innovative che combinano l’intelligenza artificiale con metodi matematico-statistici, al fine di supportare gli anatomopatologi nelle loro attività quotidiane.

In collaborazione con il nostro partner di progetto, Aethia, integreremo queste tecnologie in un sistema informativo di laboratorio (LIS), utilizzando soluzioni di High Performance Computing. Il sistema sarà installato e testato presso le unità di Anatomia Patologica di Torino Molinette e Biella.

Abbiamo già avviato l’installazione delle nostre soluzioni in varie strutture sanitarie italiane e stiamo lavorando attivamente per ampliare il numero di installazioni. Inoltre, entro la fine dell’anno, prevediamo di completare lo sviluppo di un nuovo prodotto e di potenziare ulteriormente la nostra presenza sul territorio, consolidando così il nostro impegno nell’innovazione.

Qualche settimana fa siamo stati anche premiati alla Call 4 Ideas promossa dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dal Cluster Scienze della Vita del Friuli Venezia Giulia – gestito dal Polo Tecnologico Alto Adriatico. Un premio da 10 mila euro che ci permetterà anche di accedere ad altri bandi e finanziamenti agevolati.

3. Quant’è importante far parte di un cluster che crea opportunità e offre servizi come bioPmed?

Fondamentale, specialmente per noi, un’azienda giovane fondata da poco più di 4 anni. Questa rete offre una serie di vantaggi per lo sviluppo e la crescita nel settore biomedicale, un ambito complesso in cui la collaborazione e fare massa critica è essenziale. In Aequip, crediamo fermamente nell’importanza dello scambio e della collaborazione, valori che abbiamo riscontrato nel cluster bioPmed, permettendoci di condividere conoscenze, competenze e progetti con altre realtà del settore. Questa interazione stimola l’ispirazione e alimenta l’entusiasmo per la ricerca e lo sviluppo di soluzioni all’avanguardia. Far parte di una rete come bioPmed offre nuove e preziose opportunità di sviluppo e scambio nel settore biomedicale, occasioni che non potremmo ottenere senza momenti di contatto come quelli forniti da bioPmed. Un esempio tangibile è il progetto DPLabS – Nodes, nato durante uno dei momenti di condivisione e scambio in un’assemblea del bioPmed.

4. Come immaginate Aequip tra 5 anni? E fra 10 anni?

Tra 5 anni, Aequip sarà una realtà consolidata nel settore biomedicale, riconosciuta per l’innovazione e l’eccellenza tecnologica. Avrà una significativa presenza nel mercato nazionale ed estero, con una vasta gamma di prodotti e servizi da utilizzare nella routine clinica per rispondere e coprire le esigenze nel campo della salute e della medicina. Ci impegniamo quotidianamente per mantenere e rafforzare le nostre collaborazioni, per continuare a promuovere lo sviluppo di soluzioni avanzate e per migliorare la vita delle persone.

Fra 10 anni… La nostra VISION è chiara: offrire strumenti innovativi per fornire diagnosi sempre più accurate e veloci. In altre parole salvare vite umane. Ci vogliamo impegnare per avere un’impronta sociale e ambientale positiva, promuovendo la sostenibilità e l’accessibilità delle nostre soluzioni per tutti.

5. Perché Aequip?

Aequip nasce sui banchi del Politecnico di Torino, tra i laboratori di Biomedica e un corso di imprenditorialità. Nasce dalla voglia di innovare, dalla voglia di vedere la tecnologia sviluppata applicata nella routine clinica e non solo su articoli scientifici. Nasce dalla voglia di creare un impatto positivo, dalla convinzione che la tecnologia può essere e deve essere applicata anche nel settore medicale. Nasce dalla voglia di creare uno strumento di supporto che possa aiutare lo specialista nella sua attività quotidiana, nasce dalla voglia di fare e trovare delle risposte. Aequip è cresciuta dalla voglia di crederci e di non demordere davanti alle, ovvie, difficoltà che si possono incontrare nell’avviare un’attività imprenditoriale.

Aequip perché crediamo in quello che facciamo, ci appassiona e ci dà stimoli, perché negli anni, grazie ai sacrifici fatti, il nostro know-how è cresciuto e sappiamo che le nostre soluzioni, idee e progetti, sono vincenti… il mercato e i medici stanno rispondendo positivamente, la strada è quella giusta!

Grazie Massimo e Orazio per le vostre parole! Facciamo il tifo perché Aequip possa consolidare la sua presenza nel settore biomedicale, sia a livello nazionale che internazionale, continuando a innovare e a sviluppare soluzioni che rispondano alle esigenze del campo della salute e della medicina.