IDaTA

Innovative diagnostic and therapeutic approaches to autoimmunity

Dettagli

Titolo progetto:  Innovative diagnostic and therapeutic approaches to autoimmunity.
Acronimo: IDaTA
Coordinatore:: Santo Landolfo-NoToPharm S.r.l

TP/LS di appartenenza: CMDI/HMNA1
Soggetti coinvolti: NotoPharm, Università di Torino, Università del Piemonte Orientale

Status: Concluso

Abstract: Il presente progetto di ricerca, svolto come collaborazione tra NoToPharm s.r.l e i laboratori del Dip.to di Sanità Pubblica e Microbiologia dell’Università degli Studi di Torino e del Dip.to di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università del Piemonte orientale “A. Avogadro”, è stato focalizzato sull’analisi del ruolo della proteina Interferon-inducibile IFI16 come potenziale biomarcatore nelle patologie autoimmuni, attraverso analisi in vitro su cellule endoteliali umane e studi in vivo sui sieri di pazienti affetti da patologie autoimmuni.

Contatto per ulteriori informazioni:
Nome: Sandro Landolfo
Organizzazione: NoToPharm S.r.l.
Indirizzo: Via Ribes 5 -10010-Colleretto Giacosa (TO)
Telefono: 011.8028437
E-mail: giuseppe.caputo@pianeta.eu
Web: www.pianeta.eu

IL PROBLEMA AFFRONTATO

Numerosi studi hanno messo in evidenza il ruolo critico svolto da gli Interferoni nella patogenesi di patologie autoimmuni. IFI16 è una fosfoproteina nucleare Interferon-inducibile, principalmente espressa nelle cellule endoteliali (EC), nei cheratinociti, nelle cellule ematopoietiche e nelle cellule del sistema immunitario. Diversi stimoli pro-infiammatori, quali lo stress ossidativo (H2O2), irradiazione con UV-B e infezione con Citomegalovirus umano (HCMV), possono stimolare l’espressione di IFI16 e indurne la rilocalizzazione dal nucleo al citoplasma.

Diversi studi hanno dimostrato la presenza di anticorpi anti-IFI16 nel siero di pazienti affetti da patologie autoimmuni, quali Lupus Eritematoso Sistemico (LES), Sclerodermia Sistemica cutanea (SSc) e Sindrome di Sjogren (SjS). Pertanto, sulla base di queste premesse, il presente progetto di ricerca, è stato indirizzato a chiarire i meccanismi molecolari alla base del processo autoimune che coinvolge IFI16 e la messa a punto di metodiche indirizzate all’identificazione di nuovi marcatori, quali IFI16, per migliorare la diagnosi e la prognosi di patologie autoimmuni.

LE ATTIVITÀ REALIZZATE

Gli obiettivi prefissati e le attività svolte, articolate nelle diverse Unità, possono essere riassunti come segue:

  • Validazione del significato fisiopatologico degli anticorpi anti-IFI16 in diverse patologie autoimmuni;
  • Allestimento di una metodica ELISA per la determinazione dei livelli della proteina IFI16 circolante;
  • Valutazione della distribuzione e delle correlazioni cliniche di elevatititoli di anti-IFI16 e di IFI16 circolante nelle malattie sistemiche autoimmuni e l’applicazione pratica di questi parametri nella classificazione diagnostica/prognostica dei vari subsetdi queste malattie
  • Analisi del l’effetto della proteina IFI16 extracellulare sull’attività biologica di cellule endoteliali e cheratinociti;
  • Valutazione del la capacità di diversi anticorpi di interferire con l’attività della proteina per individuare
    potenziali anticorpi neutralizzanti;
  • Identificazione del recettore e delle vie di trasduzione del segnale regolate da IFI16, che possono potenzialmente portare all’attivazione di fattori di trascrizione nucleari, per cui è noto un ruolo chiave nello sviluppo dell’infiammazione e della progressione del processo autoimmune.

RISULTATI RAGGIUNTI E SFRUTTAMENTO DEI RISULTATI

L’analisi dei sieri di pazienti affetti da patologie autoimmuni ha rilevato che gli autoanticorpi anti-IFI16 sono presenti nel 52% dei pazienti affetti da LES, nel 29% in quelli con SSc e nel 6% dei controlli sani. La sovraespressione e la rilocalizzazione di IFI16 in seguito a stimoli pro-infiammatori potrebbero causare il suo rilascio nell’ambiente extracellulare e la conseguente induzione di autoanticorpi.

Pertanto, la prima parte del lavoro ha previsto il miglioramento di una metodica, messa a punto da NoToPharm, per la determinazione qualitativa e quantitativa della proteina IFI16 in forma extracellulare. Il metodo consiste in un ELISA sandwich (che utilizza anticorpi commerciali), che è stato utilizzato per valutare la presenza e il livello di IFI16 nel siero di una coorte di pazienti affetti da patologie autoimmuni.

In seguito all’ottimizzazione di reagenti e protocolli analitici, è stata analizzata un’ampia coorte di pazienti autoimmuni. In seguito, è stata eseguita l’analisi delle associazioni tra presenza / livelli circolanti di IFI16 e i dati clinici e di laboratorio dei pazienti, attraverso dettagliati database necessari per l’esecuzione di analisi statistiche.La presenza di IFI16 nel sistema circolatorio di pazienti affetti da malatti e autoimmuni suggerisce che la proteina potrebbe esercitare funzioni biologiche.

Per dimostrare questa ipotesi, sono stati valutati gli effetti di IFI16 attraverso saggi funzionali su cellule endoteliali isolate da cordone ombelicale (HUVEC), principali cellule bersaglio delle malattie autoimmuni.

Nell’ultima parte del progetto, è stata inoltre valutata la capacità di diversi anticorpi di interferire con l’attività della proteina per individuare potenziali anticorpi neutralizzanti.

I risultati ottenuti hanno rivelato la capacità di IFI16 di inibire le funzioni biologiche delle cellule considerate, supportando l’ipotesi del ruolo tossico svolto dalla proteina in vivo. Tale capacità viene completamente inibita in seguito all’aggiunta di anticorpi neutralizzanti.

Infine sono stati svolti esperimenti di cinetiche di legame che hanno portato a evidenziare potenziali recettori di membrana in grado di legare la  proteina.

I NUMERI DEL PROGETTO

  • Altri Partner pubblici: Università degli Studi di Torino, Università del Piemonteorientale “A. Avogadro”
  • N° totale partner: 3
  • N° ricercatori dipendenti (tempo determinato ed indeterminato e cocopro) coinvolti: 2
  • Durata in mesi:24
  • Budget totale (a inizio progetto): 200.000,00
    • NoToPharm: 110.000,00 (approvazione 30-6-2010)
    • Univ.degli Studi di Torino: 45.000,00
    • Univ. degli Studi Piemonte Orientale “A. Avogadro”: 45.000,00
  • Richiesta revisione budget (solo per NoToPharm): 72.845,00 (18-7-2012)
  • Finanziamento dopo revis. budget (solo per NoToPharm):36.442,50 (da approvare)
  • Budget totale (dopo rimodulazione): 162.845,00
    • NoTopharm: 72.845,00
    • Univ. degli Studi di Torino: 45.000,00
    • Univ. degli Studi Piemonte Orientale “A. Avogadro”: 45.000,00
  • N° pubblicazioni scientifiche: 5
  • N° presentazioni a convegni e seminari: 3
  • N° brevetti depositati: 2 (deposito in data antecedentel’inizio del progetto IDAtA)
  • N° posti di lavoro a tempo indeterminato,determinato e cocopro creati: 1
  • N° ricercatori pubblici coinvolti: 5